Parbleu: un passaporto per un viaggio musicale senza confini.

Parbleu è il progetto musicale nato dall’intuizione di Andres Balbucea e Andrea de Fazio – già batterista nella band dei Nu Genea.

Un’escursione di groove equatoriale con l’unione irresistibile tra cumbia, ritmi afro caraibici e psichedelici, e stile retrò di stampo francese.

Un’esplosione di colori e sensazioni che ci porta a esplorare paesaggi sonori esotici e immaginari.

In questa intervista, nata in occasione dell‘Ariano Folk Festival, il gruppo franco-napoletano ci svela i segreti del loro sound cosmopolita e le loro ambizioni per il futuro.

Nata durante i lunghi giorni di lockdown, l’idea di Parbleu è sbocciata dalla voglia di creare qualcosa di nuovo e coinvolgente.

Il brano “Danse Cette Zik” è stato il primo passo verso un progetto più ampio.

Dopo la creazione del brano ‘Danse Cette Zik’ abbiamo pensato di creare un intero album con sonorità simili e correlate. I nostri ascolti in comune e la passione per determinate musiche dal mondo hanno fatto il resto“.

Le influenze musicali di Parbleu sono molteplici e spaziano dall’Africa al Sud America, dal Giappone all’Europa.

Musica proveniente dall’Africa, cumbia, musica brasiliana, tradizione giapponese“, citano alcuni degli artisti che li hanno ispirati.

Questa contaminazione di generi musicali è uno degli elementi distintivi del loro sound, un vero e proprio melting pot di culture e tradizioni.

Dopo l’esordio con “Danse Cette Zik” (2020), i Parbleu tornano su Periodica Records con il nuovo album “Elios” (2023) che consacra il  sound, rendendolo caratterizzante ed identificativo del progetto.

 

Altro aspetto caratterizzante della band è la continua contaminazione e voglia di sperimentare e condividere attraverso collaborazioni con altri artisti.

La band è composta  innanzitutto da cari amici con cui collaboriamo da diversi anni e, proprio quest’anno, si sono aggiunte  Lydia Palumbo e Fabiana Vai al coro.”

 

 

“L’aspetto più bello è quello di sentirsi sempre in famiglia avendo un rapporto molto stretto tra noi

Flash Solaire” è il secondo brano dopo Père-du-perdu nato dalla collaborazione tra Parbleu + Arp Frique che stavolta vede la partecipazione anche di Marissa Nyamekye.

L’esperienza all’Ariano Folk Festival è stata un’ulteriore occasione per i Parbleu per mettersi in gioco e avere uno scambio con altri artisti.

 

E’ stato bellissimo partecipare a questo festival che da anni propone musica d’avanguardia e non ha paura di proporre gruppi forse meno conosciuti ai più, ma di senz’altro ottima qualità, cosi da offrire al pubblico nuove scoperte musicali. L’ottima preparazione dei tecnici e la grande partecipazione del pubblico ha fatto il resto.”

 

In termini di pubblico l’obiettivo del gruppo è di fare della loro musica un invito alla condivisione aperto a tutti.

Non cercano di creare un sound specifico per una nicchia, ma piuttosto di offrire un’esperienza musicale che sia accessibile e coinvolgente per chiunque.

Per noi chiunque potrebbe essere nostro ascoltatore e ne saremmo comunque onorati. Quindi il nostro pubblico è chi decide di condividere con noi i momenti di felicità e gioia che cerchiamo di dare ai nostri live e nei nostri dischi.”

Il processo creativo di Parbleu è continuo e si nutre delle diverse esperienze di vita dei suoi membri. “Abitando tra Napoli, Parigi e Marsiglia è davvero difficile non trovare ispirazioni“, raccontano. “Sono tutte città che offrono un corposo incontro tra caratteri diversi, situazioni peculiari e vicende talvolta surreali. Tuttavia è quando ci assale un po’ di sconforto , o avvilimento per questioni comunitarie o per vicende personali, in cui troviamo il tempo e il modo di sentire maggiormente, e ritrovare quella felicità che solo attraverso la musica e la composizione riusciamo a trovare.”

 

 I testi dei Parbleu riflettono pienamente la loro natura ibrida e l’apertura      alle contaminazioni culturali, che si manifesta anche sul piano linguistico.

 Ogni brano offre un’esperienza diversa: a volte i testi assumono un tono più impegnato, mentre altre volte si muovono su registri più leggeri, complementari alle composizioni musicali.

Il processo creativo dietro i testi è altrettanto vario: alcuni vengono scritti autonomamente, mentre altri nascono da collaborazioni con amici scrittori, tra cui Eléonore Gurrey, Jacopo De Falco, Luca Porcaro e Enrico Nocera.

 

 

Il Mediterraneo è un elemento centrale nella musica dei Parbleu. È un mosaico di culture, lingue e tradizioni musicali. Ogni artista che ne attinge trae ispirazione da un tassello diverso di questo mosaico, creando un sound unico e inconfondibile.”Il Mediterraneo è il nostro mare, per noi aria e linfa vitale e di ispirazione“, affermano. “Tuttora centro nevralgico che unisce culture di diverse radici che, incontrandosi, possono condividere tra loro le esperienze di vita, e nel nostro caso quelle legate alla musica. Per noi quindi grande fonte d’ispirazione ma soprattutto casa.”

 

Il percorso musicale dei Parbleu è ancora lungo e pieno di sorprese. Non vediamo l’ora di scoprire quali nuovi progetti ci riserveranno in futuro.

Dopo il successo del tour estivo, il gruppo ha già in mente di creare nuovi progetti e collaborazioni. “Speriamo di tornare in tour presto in inverno tra club e festival internazionali

In attesa di nuovi sviluppi, godiamoci la loro musica e lasciamoci ispirare dalla loro passione e dal loro talento.