Riapre le sue porte l’Hub Side – Spazio Libero, collocato all’interno dell’ipogeo di Santa Maria Maggiore a Somma Vesuviana e lo fa con un’opera di Mātĕr-ĭa ibrida.
Un’opera che connette le visioni dell’artista che l’ha realizzata, Valiante, e le tradizioni Mariane dell’area Vesuviana, un lavoro in cui colore, suono, cielo e terra, sacro e profano si sono uniti il giorno dell’inaugurazione creando un esperienza unica.
L’inaugurazione, che ha avuto luogo il giorno 21/07/2023 ha rappresentato come dichiarato dagli organizzatori “l’occasione per continuare lo storytelling che l’associazione Tramandars e Amici del Casamale sostengono da anni”.
Vittorio Valiante, nato a Napoli nel 1991, è un artista contemporaneo con una lunga storia nell’arte di strada. Dopo aver mostrato il suo talento e la passione per il disegno e la pittura sin da giovane, Valiante ha sviluppato un forte percorso artistico autodidatta.
Conosciuto per catturare le tematiche contemporanee attraverso la sua arte, l’artista ha creato un’installazione collettiva, in dialogo con la comunità, che riflette sulla maternità e il suo significato profondo.
Mātĕr-ĭa” è composta da 9 pannelli, di cui 3 sono stati realizzati nel luglio 2022 e 6 nella primavera e nell’estate del 2023.
L’opera unisce arte contemporanea e tradizione religiosa, creando una relazione unica e suggestiva. Grazie all’uso sapiente del colore e della tecnica pittorica, Valiante rende omaggio alla bellezza e alla forza delle madri, esplorando affetti intimi e il sacrificio quotidiano.



L’inaugurazione di Mātĕr-ĭa è stata un’esperienza coinvolgente e suggestiva. La tecnica pittorica e i fili rossi avvolgenti hanno creato un’atmosfera onirica, che ha portato il pubblico a immergersi in una dimensione calda e accogliente, evocando l’idea di un ventre materno.
Durante l’evento, una performance sonora eseguita da Angelo Nocerino ha accompagnato la visita all’interno dell’ipogeo, arricchendo ulteriormente l’esperienza sensoriale dei visitatori.








L’arte pubblica, come quella di Mātĕr-ĭa, si differenzia dalla street art spontanea. Quest’ultima è caratterizzata dall’opera di artisti che decidono di realizzare arte outdoor in modo spontaneo e temporaneo.
D’altro canto, l’arte pubblica su commissione, come quella favorita dall’Associazione Tramandars, è pianificata, autorizzata e realizzata in collaborazione con enti pubblici e privati.
Queste opere site-specific hanno il potere di interagire con gli ambienti in cui vengono collocate, arricchendoli e lasciando un’impronta duratura nella memoria delle persone.
In un periodo in cui sembra prevalere l’iconoclastia, l’Associazione Tramandars si impegna per l’iconoplasia, ovvero l’atto di erigere monumenti attraverso l’arte e la cultura, rafforzando la memoria e la capacità di raccontare storie che sono alla base dell’umanità.
L’arte pubblica come “Mātĕr-ĭa” ci invita a riflettere sulla bellezza, sulla forza e sul valore delle nostre radici culturali, arricchendo i luoghi in cui si inserisce e contribuendo a preservare la memoria collettiva.In chiusura, riportiamo la citazione del fondatore dell’Associazione Tramandars: “L’Arte deve erigere monumenti, la Cultura invece osservarli da più punti di vista e aiutarci a essere critici, a non dimenticare ma anche ricordare, a riportare al cuore ciò che sentiamo e ciò che proviamo. Per noi fare Street Art significa anche questo: raccontare. Vogliamo, attraverso le nostre iniziative, regalare, oltre alla bellezza e alla speranza di rendere la propria città migliore, anche quella meravigliosa inconscia sensazione che si prova dinanzi a grandi opere d’arte, di pensare che tutto sia realizzabile; e questo vale per i grandi monumenti, ma anche per i nostri sogni o i piccoli traguardi quotidiani, perché basta semplicemente volerlo.”
Intervista all’artista Vittorio Valiante su Rai News