Lettera d’amore mai scritta è un progetto in equilibrio tra comunicazione e introspezione, tra arte e autocoscienza, creato da Maria Manna e da chi vorrà cimentarsi nell’antica arte della scrittura epistolare.
Come ogni anno che volge al termine, anche questo 2022 porterà il suo carico di ricordi, bilanci e buoni propositi. Piccole crepe in una quotidianità che si ripeterà – con buona probabilità – simile, se non identica, nell’anno nuovo. Magari con lo strascico di un amore, perduto o mai cominciato, di uno sguardo che è arrivato oltre la superficie, ma mantenendo il segreto di parole mai dette. O con l’immagine sfocata di una persona che è cambiata, o che forse abbiamo confuso con qualcun altro. E porte da chiudere per spalancare il fatidico portone.
L’unico modo per scacciare il fantasma dell’anno che muore è un atto catartico, qualcosa che metta un punto tra il “prima” e il “dopo”.
Nell’era digitale, tra le luci di migliaia di schermi che illuminano di blu i nostri giorni e le nostre notti, le parole si scrivono e si cancellano in fretta, il loro significato sfuma tra le poche righe di attenzione concesse ai messaggi od ai post…Serve qualcosa di più duraturo: parole in grado di lasciare un segno in chi le scrive e in chi le riceve, qualcosa che magari duri più di un bip o di due spunte blu.
E se cominciassimo questo 2023 con una lettera?
Un mezzo espressivo che fa molto Novecento, ma che indubitabilmente possiede tutte le caratteristiche per la costruzione di una catarsi efficace: la riflessione, la ricerca del vocabolo che esrpima a pieno quello che vogliamo dire (senza alcun suggerimento del T9…), la dimensione manuale, quasi artigianale, della parola scritta con una penna, una matita o qualsiasi altro mezzo analogico ed il suo sapore quasi nostalgico.

L’occasione giusta per riprendere in mano foglio e penna è il progetto Lettera d’amore mai scritta di Maria Manna, basato su una Open Call molto chiara: “A.A.A. Lettera d’amore mai scritta.
Avete mai desiderato scrivere una lettera a qualcuno/a e poi, non l’avete mai fatto?
Una lettera in cui spiegate, chiarite o rinnegate i vostri sentimenti.
Una lettera che magari avevate iniziato e mai finito.
Una lettera in cui la paura ha preso il sopravvento sui sentimenti.
Una lettera in cui chiudete o riaprite un cerchio.
Una lettera che avreste sempre voluto scrivere ma che non avete mai inviato.
Una lettera che può avere come destinatario la parte più intima del vostro cuore.
Una lettera destinata “all’amore”, nella sua totalità universale.
Insomma, “una lettera d’amore mai scritta”.
Ecco, ora, quella lettera ha un indirizzo a cui essere spedita:
Maria Manna – Via Foria 170 – Cap. 80137 Napoli
– la lettera non sarà restituita
– la Call è rivolta a tutti da 0 a 100 anni
– la Call è rivolta ad ogni genere di nazione o persona (nessun divieto, solo tanta diffusione d’amore)
– ogni partecipante, deciderà personalmente di firmare la lettera o lasciarla in forma anonima
– ogni partecipante può inviare una o più lettere
– ogni lettera sarà parte di realizzazione di una o più opere
– ogni lettera dovrà essere datata prima della spedizione (sul fondo o dove più credete)
– le lettere faranno parte di una pubblicazione post mostra
– le lettere dovranno giungere a destinazione entro il 14 febbraio 2023”
Anche se il destinatario in pectore della lettera sarà unico e personale, le parole entreranno a far parte di un progetto artistico di Maria Manna, impegnata da anni a lavorare sulle emozioni. Partita da un’espressione di tipo Informale, nel tempo ha indirizzato il gesto e il segno verso un linguaggio più riflessivo e un medium che ha radici lontane: il filo.

Il progetto Lettera d’Amore mai scritta mostra sfumature relazionali e legate all’arte partecipata, ma rivolte verso una dimensione introspettiva, come è tipico dell’artista, che lo scorso maggio ha tenuto nello spazio Lineadarte Officina Creativala personale Storie di bambini qualunque, a cura di Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito, in cui i suoi fili di lana ed i tessuti di riciclo hanno costruito un mondo infantile in chiaroscuro e la narrazione di vissuti difficili, evocati ed esorcizzati attraverso la favola.

Se volete condividere la storia di una Lettera d’Amore mai scritta e trasformare l’evanescenza del non detto in un’emozione tangibile come solo l’arte può essere, sapete cosa fare. Ma non aspettate troppo: le parole sfuggono leggere se non sono catturate dall’inchiostro e la Call è aperta solo fino al 14 febbraio. (Se volete scrivere una lettera con caro vecchio word potete farlo, naturalmente. Ma sappiate che non è la stessa cosa: una Lettera d’Amore ha una storia antica, richiede perciò gesti altrettanto antichi e un’attenzione diversa da quella di uno schermo. E, sì, richiede anche ripensamenti e cancellature, perché i sentimenti – come le persone che li provano – sono imperfetti e le parole che li esprimono portano con sè tutto il peso e la leggerezza dell’imperfezione che le ha generate).
Lettera d’Amore mai scritta
Maria Manna, Via Foria 170, 80137 Napoli