Decostruire, “corrompere” per ricreare e ripartire dall’essenziale. Questo è il messaggio insito nelle tele e nelle illustrazioni create da Alessio Fralleone, giovane artista autodidatta di Roma esposte nell’intimo Spazio GBE/Ginevra Bentivoglio EditoriA, nei pressi di Piazza Navona.
La location del vernissage arricchisce di suggestioni ulteriori. Il pubblico viene accolto nella tipografia…e si ritrova catapultato nel tempo. Un arco in fondo alla sala esalta le suddette prospettive delle tele, insieme alle stilografie.
L’analisi anatomica dei corpi raffigurati contempla la decostruzione degli stessi tramite l’inserimento di spazi distinti: questo lo stilema di Fralleone. Alla mia curiosità sulla presenza costante di queste pareti divisorie, l’artista risponde che grazie ad esse ha la possibilità di conferire la prospettiva dinamica nella dimensione anatomica.
Dall’etimologia del sostantivo “frammento” l’artista indaga sul senso della forma, composta da pezzi che acquistano significato solo se globalmente intesi e danno vita all’Opera.
La riflessione sulla concezione di opera tende a declinarla quale dimostrazione della materia, passaggio di vita che racconta un’unica idea. L’opera diventa archetipo e si rivela quale idea assoluta, non più mero oggetto di consumo.
Il processo di frammentazione della realtà, sempre sperimentato dall’artista, tende alla riscoperta dell’essenzialità. Decostruire le strutture per approdare ad altre autentiche. L’irriverente artista affronta il paradigma oggetto/arte trasformandolo da soggetto in oggetto.
Questo frammento di tempo e spazio sulla tela viene valorizzato per assegnare autenticità.
Sull’artista: Alessio Fralleone nato a Roma nel 1979, si dedica all’arte fin da giovanissimo, formandosi come autodidatta e affinando poi le sue competenze alla Scuola Romana dei Fumetti (2001-2002). Dal 2007 si afferma come uno dei più originali artisti emergenti nel panorama romano e nel 2009 vince la “sezione pittura” del “MArteLive”. Successivamente si cimenta in una serie di performance dal vivo e partecipa a diverse mostre personali e collettive, sia in Italia sia all’estero. In seguito al romanzo illustrato Storia di una danza (2009), avvia una collaborazione con la GB EditoriA in qualità di illustratore, realizzando nel corso degli anni numerose tavole inedite per libri di poesia. L’ultimo di questi è Le fate non sanguinano più (2023), raccolta firmata da Valerio Tomassini Deustua.
La mostra Fralleone Frammenti è aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 28 maggio con i seguenti orari: lun-sab 15.30-19-30 – dom 10.00-19.00 presso lo Spazio GBE, vicolo Savelli, 9, Roma (nei pressi di Piazza Navona).