Il colore non chiede permesso, il colore è scostumato e così si prende la scena, diventa punto focale dove tutto accade e dove gli occhi si perdono, tre fotografie centrali che catturano l’attenzione, chiedono concentrazione, accompagnate da altre sei foto in bianco e nero. Sono le opere che Ljdia Musso, cittadina del mondo espone nella sua mostra personale Eros e Tanatos negli splendidi spazi di Camera Service Italia al Centro Direzionale di Napoli.
Amore e morte come facce di una stessa medaglia, due aspetti all’apparenza contrastanti come le anime di Ljdia, amante del bianco e nero, esploratrice del colore più acceso e intenso. Nel suo vestito migliore Musso, durante la serata di presentazione della nuova area didattica di Camera Service Italia, della quale sarà coordinatrice e docente, si prende la scena come il colore si prende la mostra e parla delle opere esposte.
Due i progetti interessati. Bacco Tabacco e Venere, presentato quest’estate al festival di Duonnu Pantu in Calabria, dedicato al mondo dell’eros, e Ritum, la danza della metamorfosi, che nella sua interezza sarà esposto al Med Photo Fest di Catania ad ottobre. Amore e morte uniti dal rosso, uniti dal sangue. Di sangue muori, di sangue vivi.
Ljdia gioca con simboli e allegorie.Attraverso inquadrature sempre strette e taglienti parla del corpo, muove dal corpo per offrirci da bere come in Bacco Tabacco e Venere. Un ultimo bicchiere, un sorso di vino, rosso ovviamente. Tre scatti, dove seduzione è la parola chiave. Bacco è indissolubilmente legato alla sfera del femminile e della sessualità
Perdiamo la testa, doniamo la testa, la passione muove tutte le cose. Il rosso unisce, come la prima volta, sangue di vergine, come l’ultima volta, sangue passato. Ancora amore e morte, come una ruota che gira, come una pigna che rotola. Tutto si trasforma in un viaggio visivo attraverso riti di passaggio e trasformazione.
Il rosso unisce, il colore del vino, il colore del melograno, che ricorda la fertilità. È un simbolo di prosperità, rappresenta l’amore, il sesso, il seme. Ljdia Musso gioca con il corpo e i suoi oggetti, come le pigne, che se da un lato rappresentano in maniera personale ricordi legati alle esperienze romane e alla sua natia terra silana, racchiudono in se i semi della vita, pronti a essere seminati per generare nuove radici e trasformarsi in nuova vita, quella che lei vuole raccontare attraverso i suoi scatti.
Una vita fragile che porta con sé la morte e l’effimero come di fiori appassiti, ma proprio per questo preziosa.
Eros e Tanatos
Personale di Ljdia Musso
28-30 SETTEMBRE
Camera Service Italia