Dia de Muertos: il reportage di Filippo Cristallo

La morte in Messico non è un tabù, ma una parte integrante della vita. Lo scrittore Octavio Paz ha magistralmente descritto questa singolare relazione, definendo la morte come “la vita che sta morendo” e la vita come “la morte che viene.”

Il Dia de Muertos rappresenta l’essenza di questa filosofia. Una festa che celebra la vita e la morte con altrettanta intensità, dove i defunti vengono ricordati con allegria e le loro anime si ricongiungono con i vivi.

Filippo Cristallo Dias de muertos

Filippo Cristallo, con il suo reportage fotografico, ci accompagna in un viaggio intimo e profondo nel cuore di questa tradizione. Le sue immagini in bianco e nero, evocative e suggestive, ci conducono lontano dalle rappresentazioni folkloristiche, catturando la complessità e l’essenza del Dia de Muertos.

Niente maschere stereotipate, ma volti veri, emozioni sincere e la gioia di una commemorazione che è anche un inno alla vita. Ispirandosi alle parole di Paz, Cristallo coglie l’intersezione tra il culto della morte e la celebrazione della vita, immortalando la bellezza e la spiritualità di questa festa unica al mondo.

Ritratti di persone mascherate da “muertos” o vestite da Catrina si alternano a momenti di raccoglimento e riflessione personale. L’energia festosa e vitale che pervade l’atmosfera si contrappone alla solennità dei riti funebri, creando un’armonia di contrasti che rende il reportage di Cristallo un’opera ricca di sfumature e di grande impatto emotivo. Un contributo significativo alla comprensione e alla rappresentazione del Dia de Muertos.

Le immagini di Cristallo ci invitano a riflettere sul significato profondo di questa festa, sulla complessità del rapporto tra vita e morte e sulla bellezza di una tradizione che affonda le sue radici nella cultura messicana. Un reportage che si propone di vivere il Dia de Muertos in tutta la sua intensità e spiritualità.

Filippo Cristallo è nato e residente ad Avellino.  Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, tra cui 12×12 (2013),  My Mexico (2015) e Latino America Inspira (2022).  Ha pubblicato due libri fotografici: Senza Tempo (2018) e Memorie di palazzo (2021) in collaborazione con Antonella Cappuccio. I suoi lavori sono stati riconosciuti e pubblicati da prestigiose riviste del settore, tra cui Witness Journal, Clic.hè magazine, Positive Magazine e Discorsi Fotografici.