A Benevento, l’Arte/Studio Gallery ospita la mostra Scambi di Confine/2

Finalmente, dopo le forzate e varie pause pandemiche, gli artisti si ritrovano in campo.
Fino al 23 ottobre, all’Arte/Studio-Gallery di Via Sant’Agostino, 15 a Benevento, nell’ambito della serie Incontri ad Arte, è aperta al pubblico la mostra Scambi di confine/2, a cura di Maurizio Vitiello.


In esposizione le opere di Beatríz Cárdenas, Alfredo Celli, Anna Iskra Donati, Biagio Cerbone, Carlo Curatoli, Carmine Elefante, Rosalia Ferreri, Natallia Gillo Piatrova, Mauro Molinari, Viviana Pallotta, Fernando Pisacane

Parliamo di artisti, ben apprezzati e di profondo sentimento, di diverse aree geografiche italiane – Marche, Molise, Campania, Abruzzo, Lazio – e non solo. Con opere recenti, in prevalenza realizzate in tecnica mista, potranno riflettere sulle loro sponde di riferimento.

Rosalia Ferreri – Dissonanze

Gli artisti come “cercatori d’anima” riescono a rendere l’”esprit” del proprio tempo e/o ad anticipare quello futuro.
Ben consapevoli trattengono il senso del divenire riuscendo a cogliere prossime dimensioni e a far transitare utopie, se non visioni.  

La rassegna d’arte contemporanea di Arte/Studio-Gallery, alimentata da diverse declinazioni linguistiche, vuole essere un ulteriore contributo e un “focus” di verifica dello “status” dell’arte italiana, comunque, sempre in fermento.
L’esposizione integra, non solo “sensi mediterranei”, ma anche caratteri di altre coordinate geografiche e concettuali, di artisti di tutto rispetto, di varie località italiane, e non solo, e con all’attivo numerose personali e collettive.


Artisti che hanno sempre guardato, in senso telescopico, a vita ed eventi delle nostre temperature, ma soprattutto, a quei venti di partecipazione di altre realtà, che si confondono e flettono anche sulle nostre sponde e sul nostro bacino.
Questi artisti, da molti anni sulla scena artistica, differenti per semantica, offrono un ventaglio di misurate coniugazioni del linguaggio pittorico contemporaneo.

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Carlo Curatoli – L’evoluzione dell’elemento

La “filosofia” di quest’incontro, improntato al confronto di stili, permette di recepire un momento squisitamente visivo-culturale e d’incontrare vari vissuti. Difatti, nelle opere si riflettono attraversamenti memoriali, mentre passaggi diaristici rafforzano un campo di profili evocativi e aggettanti. Alza il livello sostanziale la metabolizzazione di estremi, quelli epocali e quelli intimistici, quelli sociali e quelli domestici.

In copertina: Bèatriz Cardènaz – Nè di notte né di giorno